Santa Maria della Vittoria, consacrata nel 1496, è un edificio votivo
voluto da Francesco II Gonzaga, IV marchese di Mantova, per celebrare la
vittoria sul re di Francia Carlo VIII nella battaglia di Fornovo (6
luglio 1495).
Dal 1499 i frati Eremitani di San Gerolamo si presero cura del
tempietto, cui fu annesso un convento.
Nel 1797, durante l'occupazione francese, la chiesa fu adibita a scopi
militari e la pala del Mantenga trafugata a Parigi.
Nel 1877 il Genio Militare Italiano rimaneggiò pesantemente l'interno
suddividendolo in due piani destinati a magazzino. Dal 1899 quello
superiore è occupato dall'asilo Strozzi Valenti Gonzaga. Il piano
inferiore, dopo varie utilizzazioni, divenne sede, dal 1942 al 1986, di
un laboratorio di verniciatura e cromatura.
Nel 2001 l'associazione di volontariato culturale Amici di Palazzo Te e
dei Musei Mantovani ha stipulato col Comune di Mantova, una convenzione
di concessione, a fronte della quale s'impegna a far eseguire a proprie
spese il progetto approntato dall'Amministrazione civica per il recupero
di Santa Maria della Vittoria come museo di se stessa e come sala per
conferenze, concerti, piccole mostre temporanee.
Esternamente, il piccolo manufatto si prospetta in sobrie forme tardo
gotiche affini ad altri edifici sacri mantovani come Santa Maria degli
Angeli, Santa Maria delle Grazie, la sagrestia del Duomo. Probabilmente
il progetto è da assegnare a Bernardino Ghisolfo, Superiore delle
Fabbriche gonzaghesche dal 1490.
L'interno, a navata unica, conserva un apparato decorativo
rinascimentale d'ambito mantegnesco.
Una stretta relazione col gusto di Andrea Mantenga per l'antichità
classica e per i marmi romani è, infatti, riscontrabile nell'effetto
illusionistico della pittura di marmi preziosi e di candelabre che
caratterizza l'aula. La parete di fondo mostra ancora parti di una
raffinata tappezzeria a finto cuoio cordovano. Contro di essa
s'innalzava la grandiosa pala della Madonna della Vittoria , capolavoro
dipinto dal Mantenga nel 1496, ora esposta al Louvre. Il soffitto ligneo
della navata, l'apertura delle finestre e del portale su via Fernelli
risalgono al tardo Ottocento.
Nella parete di sinistra si aprono due minuscole cappelle: una
affrescata con scene e simboli della Passione, l'altra decorata a
stucco.
Contatti:
Via Claudio Monteverdi, 1
Proprietà: Comune di Mantova
Informazioni:
Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani
tel. 338 8284909
e-mail: amicideimuseimantovani@yahoo.it
Sito Ufficiale
Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani
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L’apertura è garantita contestualmente a mostre e a conferenze, di norma
in orario pomeridiano.
L’apertura di mostre osserva il seguente orario:
giovedì e venerdì pomeriggio: ore 16.00-18.30
sabato e domenica: ore 10.00-12.30; 16.00-18.30
Giorno di chiusura
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